I DANNI AL CERVELLO
L'uso prolungato di sostanze causa una riduzione dei neuroni e delle loro connessioni. Determina una perdita di peso cerebrale (la cosiddetta atrofia cerebrale) per un assottigliamento della sostanza grigia (riduzione dell'intelletto) e un ridotto volume della sostanza bianca (rallentamento della comunicazione neuronale).
Si verifica quindi un precoce invecchiamento del cervello con sintomi simili alle demenze presenti nelle persone anziane (demenza d'Alzheimer), sindromi neurologiche, malattie cerebrovascolari e maggiore rischio di ischemie ed emorragie cerebrali.
Attraverso l'uso di tecniche di neuroimmagine, come la
risonanza magnetica (RM) e la
tomografia ad emissione di positroni (PET), che permettono la visualizzazione in vivo delle strutture cerebrali, è possibile stimare i danni cerebrali in chi fa uso di droghe.
I danni al cervello causati dall'uso di metanfetamine
L'immagine a fianco mostra l'erosione del cervello causata delle metanfetamine. Le aree azzurre sono quelle integre, le aree rosse quelle danneggiate. Queste ultime corrispondono ad una
perdita di tessuto cerebrale di oltre il 5% rispetto ai non consumatori. L'uso di metanfetamine
altera gravemente le strutture encefaliche e le funzioni cognitive. Le aree maggiormente danneggiate sono quelle che interessano
la memoria(ippocampo), le emozioni e la gratificazione(sistema limbico) .
I danni al cervello derivanti dall'uso di cocaina
L'immagine a lato si riferisce al cervello di un consumatore di cocaina. L'uso della sostanza provoca una diminuzione dell'attività cerebrale, in particolar modo nella regione dei lobi frontali, che presiede la capacità di pianificare, prendere decisioni e regolare gli impulsi del comportamento, la stima dei pericoli, ecc. Tale riduzione dell'attività è presente ed evidente anche dopo la sospensione dell'uso della sostanza, come documentano l' immagine centrale (eseguita dopo 10 gg. la sospensione) e quella a destra (eseguita dopo 100 gg. la sospensione).
Fonte: Nida
I danni al cervello derivanti dall'uso regolare di cannabis
I danni dell'alcol sul cervello
In questa immagine di risonanza magnetica encefalica, la
tonalità di
colore blu indica il livello di attività cerebrale. Sul lato
destro si
può vedere un cervello danneggiato. Nelle zone nere, il
cervello è
totalmente inattivo. Si nota, inoltre, che nelle zone blu attive che
funzionano ancora, c'è una generale diminuzione di
luminosità: anche la
funzionalità dei neuroni che sono ancora attivi risulta
compromessa.