L'assunzione di sostanze da parte di un individuo può interferire con la sua naturale capacità di sentirsi bene.
Il cervello infatti, è composto da miliardi di cellule nervose che controllano il battito cardiaco, i sentimenti e i pensieri attraverso l'invio di impulsi elettrici in tutto il corpo. Questi impulsi passano attraversano le cellule per mezzo di messaggeri chimici, i cosiddetti "neurotrasmettitori".
Alcuni degli impulsi che i neurotrasmettitori inviano determinano sensazioni di soddisfazione o piacere. Queste gratificazioni naturali sono il modo con cui il corpo si assicura che noi cerchiamo nuovamente ciò che ci fa sentire bene. (ad es. quando mangiamo qualcosa di gustoso, i neurotrasmettitori ci dicono che stiamo bene). Il principale neurotrasmettitore della sensazione di piacere è la dopamina.
Tutte le droghe d'abuso inondano il corpo di dopamina. In altre parole, fanno sì che il sistema di gratificazione invii troppi segnali di piacere. In risposta, i sistemi cerebrali cercano di ristabilire l'equilibrio lasciando passare meno sensazioni di piacere. Con il passare del tempo, il corpo necessita di maggiori quantità di sostanze per avere gli stessi effetti ottenuti all'inizio. Questo effetto è noto come "tolleranza".
Gli effetti delle sostanze sul cervello non si esauriscono nel momento in cui svaniscono le sensazioni di piacere. Quando una persona interrompe l'assunzione di sostanze, i suoi livelli di dopamina risultano inferiori alla norma. Si abbassa il tono dell'umore, e si avverte un'incapacità di provare piacere. Il cervello poi, alla fine, ripristina il suo livello di dopamina, ma ci vuole del tempo, che può andare da ore, giorni, o persino mesi, a seconda della sostanza, della durata dell'uso e dalla persona.
Poiché hanno una forte inclinazione verso il piacere e meno capacità a considerare le conseguenze, gli adolescenti sono più vulnerabili rispetto all'uso di droghe e alcol. E poiché i sistemi interni di gratificazione sono ancora in via di sviluppo, la capacità di un adolescente di tornare alla normalità dopo l'uso di sostanze può essere compromessa a causa del modo in cui la sostanza influenza il cervello.