Il piacere, che gli scienziati chiamano ricompensa o gratificazione, è una forza biologica molto potente per la nostra sopravvivenza. Lo sperimentiamo ogniqualvolta siamo dediti ad attività per noi piacevoli quali ad es. mangiare, stare insieme agli amici, ascoltare della buona musica, fare sesso, etc. e il nostro cervello è programmato in modo tale da indurci a provarlo nuovamente. Un gruppo importante di cellule nervose, contenenti dopamina, presenti nell'area tegmentale ventrale (VTA), sopra al tronco encefalico, rilasciano messaggi di piacere alle cellule nervose del cosiddetto nucleo accumbens, una struttura del sistema limbico. Altre fibre invece, raggiungono l'area della regione frontale della corteccia cerebrale.
Il sistema di gratificazione quindi comprende:
-il tronco encefalico
- il sistema limbico
-la corteccia cerebrale frontale.
Tutte le droghe che creano dipendenza sono in grado di attivare il sistema di gratificazione del cervello.
La dipendenza è un processo biologico patologico che va ad alterare il funzionamento del sistema di gratificazione, così come di altre parti del cervello.
Per comprendere questo processo, è necessario esaminare gli effetti delle droghe sulla neurotrasmissione. Quasi tutte le droghe modificano il funzionamento del cervello agendo sulla neurotrasmissione chimica. Alcune sostanze, come l’eroina e l’LSD, mimano gli effetti di un neurotrasmettitore naturale. Altre, come il PCP, bloccano i recettori impedendo così il passaggio ai messaggi neuronali. Altre ancora, come la cocaina, interferiscono con le molecole che sono responsabili del trasporto dei neurotrasmettitori ai neuroni che li hanno rilasciati. Alcune droghe infine, come le metamfetamine, agiscono facendo rilasciare i neurotrasmettitori in quantità maggiori.
L'uso prolungato di droghe modifica il cervello in modo profondo e duraturo.
E' come se nel cervello ci fosse una sorta di interruttore che, ad un certo punto, va in tilt. E' in quel momento che avviene il passaggio dal consumo alla dipendenza.
Bibliografia
The brain's response to drugs - NIDA National Institute on Drug Abuse